Antonietta Rozzi invitata a tenere una conferenza al Congresso mondiale di Goa organizzato dal Ministero di AYUSH sul tema: “Yoga per la salute pubblica”
Il Ministero dello Yoga e Ayurveda del Governo Indiano (AYUSH) è sempre più interessato a promuovere lo yoga come strumento per la salute. La conferenza di Goa, che fa parte dei programmi dell’International Yoga Day, non solo limitati al 21 giugno ma promossi tutto l’anno, ha messo l’accento sull’importanza delle tecniche yoga per promuovere benessere e salute nella società moderna.
La conferenza di Goa ha toccato diversi aspetti scientifici dello yoga e il suo utilizzo nelle cure specifiche di diversi disturbi, sono state presentate ricerche in ambito medico sull’efficacia delle tecniche dello yoga e programmi di prevenzione e sviluppo sociale.
Il tema assegnato ad Antonietta Rozzi riguarda la funzione dello yoga nella prevenzione dei disturbi della popolazione geriatrica.
Le società dei paesi occidentali e in particolare dell’Europa stanno diventando sempre più vecchie a causa di bassa natalità e allungamento della vita.
Questo diventa un problema sociale da affrontare sia sul piano economico che della salute e qualità di vita.
Due sono principalmente le visioni verso la popolazione anziana:
- la prima li considera una risorsa economica da sfruttare (molte attività sono indirizzate a questa fascia di popolazione creando un vero business )
- la seconda li vede come un peso sociale ed economico per la loro assistenza nella malattia o incapacità di autogestirsi.
Non ci sono ancora piani organici per affrontare questi cambiamenti ma si sente l’urgenza di rendere la vita delle persone non solo più lunga ma anche migliorare la loro qualità di vita. Lo Yoga nella sua antica e autentica struttura offre risposte concrete ed attuali alle sfide dell’invecchiamento individuale e delle società.
La pratica di tecniche yoga favorisce una buona motricità, contrasta molti dei disturbi dell’età avanzata come l’ipertensione, osteoporosi, disturbi del sistema cardio circolatorio e respiratorio e degli stati di ansia e a volte depressione che accompagnano questa fase dell’esistenza.
Molti report e ricerche scientifiche sullo yoga hanno dimostrato l’efficacia di questa disciplina per la salute, anche nella cura e la prevenzione di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e altre.
Ma credo che la vera rivoluzione che lo yoga può portare nelle società moderne anche nel fronteggiare momenti di forti cambiamenti e trasformazioni è la sua visione unitaria dell’essere umano e della vita.
Le diverse età della vita sono tappe che richiedono trasformazioni e ogni trasformazione diventa o uno stress o una opportunità di conoscenza e maggiore integrazione della personalità. La cultura indiana ha ben strutturato questo percorso di vita nelle 4 fasi dell’esistenza: Brahmacharia, Garhasthya, Vanaprastha, Samnyasa, definendo per ognuna i compiti e i risultati da ottenere ma con un fine ultimo da raggiungere: orientarsi verso il vero senso della vita e la ricerca del trascendente celato anche nella materialità.
Nelle società occidentali si divide la vita in misura di tempo e cambiamenti: nascita, infanzia, giovinezza, età adulta, anzianità e vecchiaia, dando priorità alle prime tappe della vita, comunemente associate alla gioia mentre la vecchia è legata alla tristezza. Manca nelle società moderne occidentali la visione di un tempo della vita per meditare, per acquisire la sapienza. Lo yoga. che insegna a integrare i vari piani del nostro essere, insegna anche a dirigere lo sguardo verso altre dimensioni della nostra esistenza e altre dimensioni del tempo. Lo yoga quindi, proprio nel periodo della maturità, quando gli impegni personali e sociali sono meno pressanti, può diventare uno strumento utile per orientare gli esseri umani verso questa ricerca interiore.
L’invecchiamento è comunemente vissuto come un processo di progressiva perdita o vuoto da riempire, dove fare bilanci della propria esistenza con una nostalgica visione del tempo rivolta al passato. In questo lo yoga, disciplina per eccellenza di trasformazione e integrazione è in grado di recuperare le esperienze, le conoscenze acquisite nella vita e indirizzarle verso nuovi obiettivi: la ricerca interiore e il vero senso della vita per integrare così in un progetto unitario anche le età precedenti.
L’anziano che sente pressante il limite tempo, realizzando in questa condizione ciò che è finito, può fare un salto evolutivo e realizzare ciò che è infinito. Lo yoga conduce l’essere umano verso una migliore salute, un maggiore benessere psicofisico, una maggiore integrazione sociale per orientarlo verso l’eternità nello stato di Ananda.
Questo è il regalo che lo yoga può fare alla società moderna e alla sua popolazione anziana, definita in molte culture l’età dell’oro, l’età della saggezza, come di fatto dovrebbe essere.
Così l’età avanzata può diventare un tempo prezioso e una risorsa sia personale che sociale.
Antonietta Rozzi